Nunzio Bonaventura

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Sono uno Psicologo e uno Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo e Comportamentale esperto nel trattamento di psicopatologie che prevedono interventi psicofisici specifici.
Nel 1994 mi laureo in Psicologia, Indirizzo Generale e Sperimentale (votazione: 110/110 con lode), presso la facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma e successivamente, partecipo al Corso di Perfezionamento in Disturbi Alimentari Psicogeni presso il Centro Italiano Disturbi Alimentari Psicogeni (C.I.D.A.P.) di Roma.
Nel 2000 mi specializzo in Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva (votazione: 50/50) presso l’Istituto Skinner di Roma.

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La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è una delle più efficaci e conosciute psicoterapie per il trattamento di molti disturbi e patologie psichiche. La TCC integra l’approccio comportamentale e quello cognitivo. Il primo attribuisce la comparsa e il mantenimento delle emozioni negative, dei sintomi e dei disturbi psichici a modi di agire disfunzionali e disadattavi, mentre il secondo li imputa ad uno scarso grado di consapevolezza dei processi di pensiero e d’immaginazione e ad un loro uso inadeguato.

La  
Terapia Cognitivo-Comportamentale dell’Equilibrio Olistico (TCCEO) è un nuovo approccio di psicoterapia cognitivo-comportamentale di terza generazione. Essa integra i metodi, le strategie e le tecniche terapeutiche più efficaci di diversi approcci della Terapia Cognitiva e Comportamentale con alcuni principi della Teoria Tricromatica dell’Equilibrio dei Sistemi e con le conoscenze e le pratiche illuminate delle più antiche e autorevoli tradizioni sapienziali dell’umanità.
La TCCEO è rivolta sia a coloro che desiderano accrescere la conoscenza, il benessere psicofisico e potenziare le loro capacità di attenzione, concentrazione, consapevolezza e equilibrio mentale, sia alle persone che accusano un disagio o che manifestano un disturbo psichico.

Il
Biofeedback è una tecnica terapeutica che utilizza una strumentazione elettronica e computerizzata per indicare alla persona, attraverso l’uso di segnali visivi e/o acustici (definiti feedback o informazioni di ritorno), l’andamento di alcuni suoi eventi fisiologici (grado di contrazione dei muscoli, livello di sudorazione delle palme della mani e dei piedi, frequenza cardiaca, temperatura periferica, ampiezza e frequenza della respirazione, ecc.).
I due scopi principali relativi all’applicazione di questa tecnica sono:

1) valutare l’andamento normale o patologico degli eventi fisiologici analizzati;
2) ripristinare il normale andamento di questi eventi attraverso l’
addestramento della  persona a controllarli servendosi dei segnali visivi e/o acustici che gli vengono presentati.

La
LTDR (Long-Term Depression and Reprocessing of fearful and traumatic memories) o Depressione a Lungo Termine e Rielaborazione di ricordi paurosi e traumatici è una nuova procedura iperspecialistica per il trattamento psicofisiologico e psicoterapeutico delle paure e dei traumi.
Per essere attuata, la LTDR necessita del supporto elettronico di uno strumento di biofeedback e, preferibilmente, del programma computerizzato della Teoria Tricromatica dell’Equilibrio del Sistema Nervoso Vegetativo (un’applicazione della più generale Teoria Tricromatica dell’Equilibrio dei Sistemi), una nuova teoria ed un metodo innovativo di analisi computerizzata di dati rilevati attraverso il biofeedback.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Nella vita di ogni uomo non mancano occasioni per scegliere di fare qualcosa per superarsi, per capire di più gli altri e se stessi. Sono momenti preziosi che bisogna imparare a valorizzare, per non sprecare inutilmente quelle rare opportunità in cui il cambiamento è ancora possibile.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Disturbi trattati
  • Attacchi di panico

  • Stress

  • Ansia sociale

 

continua

 
 
 
 
 
 
 
 
 
In evidenza: ANSIA SOCIALE

Che cos'è il disturbo d’ansia sociale?
Il Disturbo d'Ansia Sociale (o Fobia Sociale) è contraddistinto da uno stato di ansia e/o di paura di
sentirsi in imbarazzo, di fronte ad altre persone, in situazioni nelle quali si teme d'agire per paura di
fare una brutta figura ed essere giudicati negativamente. Il disagio emotivo favorisce dei
comportamenti di evitamento delle situazioni temute. La diagnosi di disturbo d’ansia sociale
prevede però che l’evitamento, l’ansia e la paura vissute dalla persona impediscano
significativamente il normale svolgimento delle attività quotidiane (scolastiche, lavorative, ludiche,
ecc.) o creino difficoltà rilevanti.

Da cosa si riconosce il disturbo d'ansia sociale?
Il disturbo d’ansia sociale, nelle situazioni sociali e prestazionali temute, è contraddistinto da uno o
più dei seguenti sintomi:
1) palpitazioni o tachicardia;
2) sudorazione e brividi;
3) vampate di calore o arrossamento del viso;
.......

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