Nunzio Bonaventura

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L'approccio comportamentale

Come intervengo > La Terapia Cognitivo-Comportamentale

L’approccio della psicologia comportamentale (o comportamentismo) è stato sviluppato dallo psicologo J. Watson. Egli affermava che il comportamento manifesto (cioè quello osservabile dallo studioso) è la sola entità di analisi scientificamente studiabile della psicologia, in quanto i processi interni della mente umana, essendo non percepibili dall’osservatore esterno, non possono essere considerati oggetto di analisi scientifica. Altri famosi scienziati e precursori dell’attuale comportamentismo clinico furono I. Pavlov, B. Skinner ed E. Tolman. Tre dei primi clinici più importanti che applicarono i principi comportamentali al trattamento dei sintomi e dei disturbi psichici furono invece J. Wolpe, ideatore della tecnica chiamata desensibilizzazione sistematica, H. Eysenck, autore di un’importante teoria dei tratti di personalità e il neocomportamentista A. Bandura, ideatore della teoria dell’apprendimento sociale e importante precursore dell’approccio cognitivo.
Lo psicoterapeuta comportamentale si occupa principalmente del comportamento appreso nel contesto ambientale in cui la persona ha vissuto e nel quale ha fatto le proprie esperienze di vita. Il suo obiettivo è quello d’insegnare alla persona in trattamento: 1) a modificare attivamente i suoi comportamenti disadattavi; 2) ad utilizzare strategie di coping (con le quali fronteggiare e gestire le difficoltà); 3) ad operare servendosi di competenze nuove (es., attraverso il training di abilità sociali, il training assertivo, ecc.). Questi apprendimenti servono per ridurre e poi estinguere le emozioni negative, i sintomi e i disturbi lamentati. Metodologicamente, prima di ogni intervento, si esegue un’analisi funzionale del comportamento, cioè una descrizione dettagliata del comportamento e degli stimoli ed eventi che lo producono e lo mantengono, per arrivare ad una sua misurazione obiettiva e comprenderne lo scopo e il significato. Dell’intera analisi, la relazione tra "A-B-C" (Antecedence-Behavior-Consequence) è uno degli aspetti più importanti. "Behavior" rappresenta il comportamento disadattivo oggetto dell’analisi, quello che dovrà essere modificato attraverso il trattamento.



 
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