Nunzio Bonaventura

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Il Biofeedback Termico

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Il Biofeedback Termico è una tecnica di rilevazione elettronica e computerizzata attraverso la quale viene registrato il livello della Temperatura Periferica e restituito al soggetto sotto forma di un segnale acustico e/o visivo.
Attraverso il Biofeedback Termico il soggetto è messo in condizione di conoscere il livello della sua  Temperatura Periferica e può (utilizzando il segnale acustico e/o visivo), effettuare volontariamente dei cambiamenti, riducendola o aumentandola.
Il Biofeedback Termico è piuttosto indiretto in quanto l'incremento o la diminuzione della Temperatura Periferica è dipendente dal flusso del sangue, il quale è determinato dal grado di costrizione o di dilatazione dei vasi periferici regolati dalla muscolatura liscia, che a sua volta è sotto il controllo tonico della sezione Simpatica del Sistema Nervoso Vegetativo.
Il biofeedback termico agisce in maniera piuttosto indiretta, alla presenza di variazioni della temperatura ambientale corrisponde un meccanismo termoregolatore corporeo basato sulla dilatazione o sulla costrizione della muscolatura liscia dei vasi sanguigni periferici. A temperature elevate si produce una vasodilatazione periferica, attraverso la quale si dissipa calore all'esterno; viceversa, a basse temperature, si verifica una vasocostrizione periferica, con la quale si riduce la perdita di calore.
L'area Preottica Anteriore dell'Ipotalamo (Centro del Raffreddamento) controlla sia la perdita di calore (attraverso i meccanismi della sudorazione, della salivazione e della vasodilatazione periferica), sia la trasmissione dell'informazione necessaria alla risposta comportamentale idonea alla dispersione di calore.
Il Centro del Raffreddamento inibisce anche l'Ipotalamo Posteriore (Centro del Riscaldamento), il quale produce calore (attraverso l'erezione dei peli, l'aumento del tono muscolare, il brivido, la liberazione di glucosio nel sangue) e trasmette l'informazione necessaria alla risposta comportamentale idonea ad evitarne la sua dispersione.
In modo simile, l'Ipotalamo Posteriore (Centro del Riscaldamento) inibisce l'azione dell'Area Preottica Anteriore dell'Ipotalamo (Centro del Raffreddamento).
In condizioni raffreddamento prolungato, il ruolo termoregolatore dell'Ipotalamo è anche importante perché, attraverso le sue cellule neurosecretrici, modula le secrezioni ormonali dell'Ipofisi Anteriore, la quale determina la liberazione di Ormoni Tireotropici e, conseguentemente, Tiroxina dalla Tiroide, ormone quest’ultimo che accelera il metabolismo e genera calore.
Un altro effetto ormonale è quello della liberazione di Adrenalina che, influenzando l'attività muscolare e la liberazione di glucosio nel sangue, contribuisce all'innalzamento della temperatura corporea.
Infine, anche altri fattori, come quelli biochimici (quali alcool, tabacco, istamina, acido lattico, disossido di carbonio) e psicologici (quali stress emotivo, ansia, stimolazioni ambientali), influenzano l'attività vasomotoria periferica.
Il Biofeedback Termico è utile per potenziare l'apprendimento di
tecniche di rilassamento (Rilassamento Progressivo di Jacobson, Training Autogeno di Schultz, Tecniche di Rilassamento Immaginative, ecc.) o di meditazione, favorendo una maggiore funzionalità dell’equilibrio termico periferico (attraverso la regolarizzazione del grado di tensione/distensione della muscolatura liscia delle pareti dei vasi) e centrale.
Dal punto di vista clinico, la Temperatura Periferica fornisce una buona indicazione del grado di risposta del Sistema Nervoso Vegetativo e l'addestramento al suo controllo viene utilizzato nel trattamento dell'Asma e di disturbi circolatori come la Sindrome di Raynaud (la sindrome delle mani gelate), la cura dell'ipertensione arteriosa e la cefalea vascolare di tipo emicranico (o emicrania).


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